Occorre una leadership più forte per uno sviluppo sostenibile!

5. Lug 2022 | attualità, presa di posizione, instituzioni, coerenza delle politiche, risorse

Quando sette anni fa fu sottoscritta l’Agenda 2030, tutti sapevano che l’adozione di un quadro di riferimento globale per le politiche nazionali sarebbe stata una grande sfida. Tuttavia, mentre i Paesi del Sud del mondo adeguano da decenni le loro politiche ai programmi stabiliti dalla Banca Mondiale, dal Fondo Monetario Internazionale e dalle Nazioni Unite, la maggior parte dei governi del Nord del mondo sono stati finora in grado di definire le loro politiche in modo autonomo.

Di fronte alle sfide globali, che si tratti di cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, pandemia o guerre, era urgente definire un quadro di riferimento globale. L’Agenda 2030 pone le basi per una politica comune orientata alla sostenibilità, alla quale hanno aderito tutti gli Stati Membri dell’ONU.

A metà del percorso di attuazione dell’Agenda 2030, in Svizzera appare evidente la difficoltà di integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) in un quadro globale di obiettivi. Nell’estate del 2021 il Consiglio federale ha adottato la Strategia per uno sviluppo sostenibile 2030 (SSS 2030). Ma non si tratta affatto di un documento che traduce gli OSS globali in obiettivi nazionali. Al contrario, il Consiglio federale sta indebolendo gli obiettivi. Anche se ipotizziamo ottimisticamente che la Svizzera attui correttamente la SSS 2030, non attuerà l’Agenda 2030, le cui ambizioni sono nettamente superiori.

In alcuni settori la Svizzera mostra impegno e volontà d’azione. Eppure, questo impegno è visibile solo quando non suscita resistenze significative. Per il resto, il Consiglio federale si limita ai meccanismi di coordinamento e a gestire i processi di consultazione. La trasformazione della nostra economia e della nostra società, tuttavia, non avrà successo se l’obiettivo è quello di garantire la fattibilità politica fin dall’inizio. Occorre piuttosto una forte leadership per realizzare ciò che è politicamente necessario. Una maggiore coerenza per uno sviluppo sostenibile non significa trovare il minimo comune denominatore tra gli uffici federali interessati, ma svolgere un lavoro di persuasione per soluzioni sostenibili.

L’attuale forma istituzionale di coordinamento tra i numerosi uffici federali del Consiglio direttivo Agenda 2030, con due delegati privi di risorse significative e di margine d’azione e una strategia che non è altro che una sintesi delle misure e degli obiettivi esistenti, non soddisfa la nostra esigenza di leadership.

Manca anche un effettivo coinvolgimento di altri attori della società civile. L’attuale Gruppo di accompagnamento Agenda 2030 non è stato coinvolto efficacemente, né nella stesura della SSS 2030, né del rapporto nazionale.

Entro il 2024 il Consiglio federale intende rivedere la sua Strategia per lo sviluppo sostenibile e il relativo Piano d’azione integrandoli in base alle lacune e alle sfide individuate nel rapporto nazionale. Per questo processo è indispensabile incorporare le conoscenze e le esperienze della società civile e del mondo accademico in un processo partecipativo. Questo richiede anche il coraggio di sviluppare effettivamente soluzioni trasformative. Restare nell’immobilismo con il pretesto di adottare accorgimenti estetici tinti con i colori degli obiettivi di sviluppo sostenibile non è sufficiente. Per passare a una società sostenibile è necessaria una trasformazione reale.

Questo è un capitolo del rapporto “Business as usual a spese del mondo?”

Schassmann Eva
Eva Schmassmann

Piattaforma Agenda 2030

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Il rapporto completo è disponibile in francese, tedesco e inglese.

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